Le api volano nell’ambiente raccogliendo campioni di nettare e polline che poi stoccano in un solo posto, l’alveare. Allo stesso modo funziona la Rete BeeNet Api Mellifere.
Alla base del processo ci sono gli operatori BeeNet, che si muovono in giro per l’Italia raccogliendo dati e campioni dalle bio-centraline, informazioni e materiali che poi convergono tutti al CREA-AA di Bologna. Gli operatori, in parte tecnici del CREA e in parte formati anche grazie alla fondamentale collaborazione delle principali associazioni italiane di apicoltori (FAI, UNAAPI e Miele in Cooperativa) effettuano i campionamenti previsti in ognuna delle oltre 370 postazioni della Rete. Quattro volte all’anno (a marzo, giugno, settembre e novembre) gli operatori si recano presso le bio-centraline, aprono gli alveari e controllano lo stato delle colonie all’interno - in termini di riserve (miele e polline) e numero di api - e campionano il materiale presente.
Una volta raccolti, i campioni di api e pane d’api di ogni regione vengono inviati ai locali Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS), gli enti del servizio sanitario nazionale che in Italia si occupano di sanità animale. La raccolta a livello di IZS non è l’ultimo passaggio: i campioni vengono infatti tutti inviati al Centro Agricoltura e Ambiente del CREA (CREA-AA), con sede a Bologna (fanno eccezione le Regioni Emilia-Romagna e Umbria in cui le bio-centraline sono gestite direttamente dagli operatori del CREA che riportano i campioni direttamente a casa).
Al CREA-AA convergono non solo i campioni di api e pane d’api, ma anche tutte le informazioni raccolte durante l’anno dagli operatori e dagli apicoltori. Qui ogni informazione raccolta in campo viene digitalizzata, i campioni vengono controllati, registrati e smistati nei laboratori per le analisi chimiche (alla ricerca di residui di sostanze tossiche) e quelle molecolari (per verificare la presenza di patogeni).
Il CREA-AA, una volta rielaborati i dati, si occupa poi di inviare i diversi risultati delle analisi sia agli IZS che agli apicoltori, permettendo ad ognuno di sfruttare le informazioni del territorio e chiudendo così il cerchio virtuoso della collaborazione.
Monitoraggio ambientale con le api